MO’ pedali

MO’ pedali

Cari lettori, con quest’articolo sono felice di condividere alcune novità.
La prima è che avremo sul sito anche una sezione dedicata ai pedali custom di cui quest’articolo è apri fila. La seconda è che l’intervista di oggi è corale:  a rispondere alle domande saranno Andrea, Danilo e Francesco creatori di MO’ pedali.
E ora, senza altri indugi, ecco a voi l’intervista.

Ciao ragazzi, la prima domanda va da sé: perché “MO’ pedali”?
A Foggia si dice “Hai voluto la bicicletta e mo’ pedali” per esortare qualcuno a fare qualcosa, specialmente se quel qualcuno ha tanto desiderato quella famosa bicicletta. Con Danilo, compagno di ricche merende musicali, condividiamo le origini Foggiane. In occasione di un concerto nella nostra amata-odiata città abbiamo iniziato a scherzare in dialetto sui nomi degli effetti inserendoli in espressioni di uso comune. Ha iniziato Danilo in realtà, coniando il FUZZ DA FOGG che cita il famoso detto Fuggi da Foggia. Da lì è iniziato tutto.

 Andrea Marchesino 

 

Com’è il contesto del sud Italia per queste attività?
Oramai da uomo del sud e da oltre mezza vita al nord (oltre 25 anni), non faccio più distinzioni geografiche travasando l’uno nell’altro. Il sud è più un concetto filosofico, e quindi si può essere sempre a sud.
La mia massima aspirazione è l’apolidia, come del resto è la musica: apolide.
Non credo pertanto che ci sia un contesto da sud e uno da nord per queste attività, perché si tratta di idee, di passione, di follia, di rischio, e questi non sono concetti geografici, possono essere sviluppati ovunque. 
D’altro canto Francesco di Black Kat Devices, in questo senso mette d’accordo tutti, dato che è posizionato a Roma, al centro di tutto, e non solo italico, ma del mondo. 

 Danilo Gallo 

 

In generale, c’è spazio in Italia per strumenti musicali e accessori custom?
L’Italia, l’italiano, da sempre  rappresenta creatività, estro, genio, fantasia, e direi anche coraggio. Pertanto inventa, realizza, sbaglia, ricuce, migliora, distrugge, reinventa. Insomma, direi il top del processo creativo.
Pertanto esiste una bella quantità di “matti” in Italia che customizzano, personalizzano, e rendono unici strumenti musicali e accessori.

Domanda difficile, né Danilo né io siamo più abitanti di Foggia. Sono anni che viviamo lontani da casa e risulta difficile dare una risposta esaustiva. Personalmente cerco sempre di portare a Foggia tutto quello che imparo fuori casa. Una sorta di ossequiosa restituzione, mossa da amore.

 Danilo Gallo

Lo spazio c’è e la voglia di inventare è tanta. Molte volte sono stato spronato a portare i prodotti aldilà dello stivale. 
Siamo italiani e questo deve essere un vanto per i nostri estri artistici ed inventivi.
Basta solo saper premere il “pulsante” giusto.

 Francesco Cremonese 

Obiettivi futuri?
Non ce ne siamo posti, fin dall’inizio l’unica condizione necessaria è il divertimento. Fare una cosa che ci piace cercando di coinvolgere persone positive che possano sposare la nostra iniziativa. Si può dire che non ancora ci avviamo in realtà ma siamo già enormemente soddisfatti di quello che abbiamo raggiunto fino ad oggi.

 Andrea Marchesino

Ringrazio di cuori i creatori di MO pedali sia per la simpaticissima intervista che mi hanno concesso che per le foto del “FUZZ da FOGG”. Ricordo che potete contattarli sia sul sito web dedicato che sul loro profilo Instagram.
Alla prossima!

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