Tra bagagli e poco spazio nei mezzi spesso non abbiamo la possibilità di portarci dietro il nostro strumento.
Magari i più temerari investiranno su custodie ad hoc e non si separeranno dal loro strumento ma noi comuni mortali cercheremo sempre un modo di avere si uno strumento ma con il minor ingombro possibile.
Uno dei più semplici escamotage è quello di acquistare un ukulele (per lo più soprano) e portarselo dietro. Tuttavia bisogna dire che l’ukulele, anche se ha la forma molto simile a quella della chitarra, è uno strumento differente poiché ha un’accordatura specifica (diversa anche in base al tipo di ukulele) e 4 corde. Ad esempio la diteggiatura dell’accordo di DO maggiore è ben diversa rispetto a quella della chitarra.
Altro trucco abbastanza diffuso è quello di utilizzare chitarre di dimensioni ridotte (spesso 3/4) che hanno il vantaggio di avere la cassa armonica più piccola e la tastiera non troppo dissimile da quella che usiamo abitualmente. Molti produttori identificano tali modelli proprio come travel guitars. Qualcuno tra i più temerari si porta dietro le chitarre pensate per bambini (scala 1/2) che qualitativamente spesso non hanno nulla da invidiare alle chitarre per adulti. Emblematico è il caso della serie Mikro del noto marchio Ibanez.
In qualche caso alcune innovazioni estetiche e costruttive dello strumento ci sono veramente d’aiuto: è il caso delle chitarre headless ossia senza paletta. Furono introdotte negli anni 80 dal noto produttore Steinberger che ha segnato in maniera indelebile l’evoluzione della chitarra. Sono disponibili anche oggi e spesso con modelli più economici. Senza dubbio la mancanza della paletta e le dimensioni molto ridotte del corpo favoriscono il trasporto dello strumento per cui le chitarre headless sono de facto chitarre da viaggio.
In tempi più recenti la tematica delle chitarre da viaggio è stata affrontata in maniera molto radicale: molti produttori creano chitarre ottimizzate per il trasporto. E` il caso dell’azienda Traveler guitar che offre chitarre acustiche ed elettriche da viaggio. In particolare le chitarre acustiche hanno il manico che si smonta e rimonta facilmente per diminuire l’ingombro dello strumento durante il trasporto; invece le chitarre elettriche presentano il manico in scala regolare, sono sia con che senza paletta, e con il corpo ridotto davvero all’essenziale.
Il nostro excursus potrebbe concludersi qui ma fortunatamente per noi ci sono persone che innovano la chitarra dal punto di vista costruttivo. Tra i vari prototipi di chitarre da viaggio ci ha molto colpito Jammy che mette in discussione tutto quello che pensavamo sulla forma e la funzionalità della chitarra. Essa consta di più parti facilmente assemblabili e smontabili e permette di ottenere una grande varietà di suoni grazie all`uscita MIDI che permette di lavorare molto facilmente con una qualsiasi DAW. Qui sotto un video dimostrativo:
Ora, come avete potuto notare, parlando di chitarre da viaggio si apre un mondo in continua evoluzione.
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